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L’avevo conosciuta giù in città. Era solo una ragazzina venuta da molto lontano in una calda giornata di agosto. Indossava un vestitino a fantasie rosse e bianche che deformava in eccesso le sue curve ogni qualvolta venisse caricato da un soffio di vento. Occhi grandi, occhi grandi in cui si poteva scoprire un mondo parallelo. Ricordavo bene quelle ore perchè non mi degnò mai di uno sguardo … belle ore di merda.

Accendeva la sigaretta come fosse un’ arte per i pochi. Ovviamente, ogni volta che doveva girarne una scoprivo che non aveva filtri nè accendini con sè, mai, Allora cominciavo a fantasticare su quale fosse la mia utilità lì, in quell’istante, spesso riducendola a una mera comparsata funzionale a soddisfare le sue necessità materiali e a sgretolare la breccia fragile della mia pazienza. Dopo il primo tiro mi regalava sempre uno dei suoi sguardi, Li spostava dalla fiamma al mio viso acceso. Acceso, forse, dalla voglia di darle un altro bacio, di rompere la lancetta dei secondi una volta per tutte … troppo impegnata a ticchettare nervosamente dettando regole a troppe persone, a me, a te. Troppe per poterle elencare qui.

lyrics

Che ti dico l'avevo conosciuta giù in città. Era una ragazzina venuta da molto lontano semplicemente, con un vestitino a fantasie rosse e bianche che deformava in eccesso le sue curve, sai, ogni qual volta venisse caricato da un soffio di vento. Occhi grandi Dè, occhi grandi in cui potevi scoprire un mondo parallelo. Ricordo bene quelle ore, sai, perché alla fine non mi degnò mai di uno sguardo… belle ore di merda! E quando a domanda risponderà non lo so, forse capirà.
Accendeva la sigaretta come fosse un arte per i pochi, ovviamente non aveva ne filtri ne accendini con se, mai, quasi aspettasse i miei rari arrivi per approfittare della mia pazienza. Dopo il primo tiro mi regalava uno dei suoi sguardi, lo spostava dalla fiamma al mio viso acceso, accesso, non so, dalla voglia di darle un altro bacio, di rompere la lancetta dei secondi una volta per tutte… troppo impegnata a ticchettare nervosamente, dettando regole a troppe persone, a me, a te. Troppe per poterle elencare qui.

credits

from (Dal porto a​.​.​.​), released October 9, 2013

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Stunning Silence Roma, Italy

Stunning Silence è un cantiere aperto.
E' intimità ed espressione, la linea curva, l'impulso. E' il rumore di passi, il giocare dei bambini, il soffio del respiro, talvolta il contrasto delle opinioni del pensiero in ogni nostro "sè", lo schiocco dell'armonico sul capotasto, la voce un po' rovinata dal fumo e mai a fondo studiata... ... more

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