1. |
Intro - Buio
01:39
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D'ora in poi nulla sarà più lo stesso, una squallida visione o un autentico sermone. Fuggi. Resta. Che importa? Non lasciare che sia la quotidiana emozione. Sperimenta. Ascolta. Che importa? Non lasciarti travolgere dalla solita passione.
Chiudi... Sogna... Buio.
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2. |
Lettera per lei
05:41
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Un tempo era sogno e dal porto avevo il silenzio dell'età. Ci aspettano oggi gli uomini di "era". Un'era fa la strada era nel mondo ed io con lui, mi aspettano ora gli uomini di "era".
Sognerai. Continuerai. Perduta fra le pareti color d'acqua della tua casa, della tua casa.
Mi saluti dal nulla, la strada sembra un'altra forse sai, che sei oltre la tempesta, la realtà. Guardo allo specchio, mia madre piange, un uomo è dietro me. Un'ombra ora, cenere di "era".
Sognerai (cose che non so). Continuerai. Perduta fra le pareti color d'acqua della tua casa, della tua casa. Continuerai (chiederai perchè). Regalerai. Sguardi, sorrisi, illudi, che da incosciente hai sempre dato, hai sempre dato.
Dedicherò a me stesso il tempo perso dietro a persone a cui ti affidi per nulla. Ti cercorò magari in altri luoghi, o chissà, tra persone a cui mi affido per nulla.
Sognerai. Continuerai. Perduta fra le pareti color d'acqua della tua casa.
Continuerai. Regalerai. Sguardi, sorrisi, illudi, che da incosciente hai sempre dato, hai sempre dato.
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3. |
Epistole dal mare Pt.1
04:53
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La seduto sulla riva ci sta il tuo riflesso. Fisso avanti lo sguardo ripensa al tempo perso. Nottate giorni, non contiamo le ore. Dopo poco hai confuso la vista per il suo bagliore Ed io qui a bisbigliare parole sbagliate nell'amplesso della luna, un po' di amari e risate. Stare al mondo e prendere aria non serve a niente quando il braccio è stanco e la mente mente.
Ed è un tempo c'è per tutto, forse si ma il mio non c'è.
Ed è un tempo c'è per tutto, si va beh ma il mio dov'è? L'ho intravisto tra le foglie, eri te.
Un lamento stride dal profondo del mare, sentire le ferite bruciare per il troppo sale. Ognuno sa sempre quando ormai può lasciare e che quando fa il passo forse non ci può più ripensare. Ti sale l'acido che brucia, ti buca lo stomaco. La scelta è tra questo o quello, ma alla fine è lo stesso. Stesso modo di infangarsi e corrodersi al sole, mentre se ne parte la gente e nessuno sa cosa vuole.
Ed è un tempo c'è per tutto, forse si ma il mio non c'è.
Ed è un tempo c'è per tutto, si va beh ma il mio dov'è? L'ho intravisto tra le foglie, eri te.
Quanti posti liberi sotto casa nella Roma ad Agosto. Lo spettro della crisi passata, cerchi un luogo nascosto, dove selezioni le mosse migliori ed inizi a giocare, dove nessuno ti può trovare, puoi cominciare a fischiare.
Ed è un tempo c'è per tutto, forse si ma il mio non c'è.
Ed è un tempo c'è per tutto, si va beh ma il mio dov'è? L'ho intravisto tra le foglie, eri te.
Io mi chiamo così e non ho altro nome. Io sono così e non ho altre forme.
Io mi chiamo così e non ho altro nome. Io sono così e non ho altre forme.
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4. |
Syracusae
02:40
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Quando torni qui? Forse non vai, ma io ti aspetto qua.
Quando tornerai saprò che non esisti ed io non so, che non esisto più dirò.
Quando tornerai saprò che non esisti ed io non so, che non esisto più dirò.
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5. |
Un'altra ninna nanna
03:35
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Pioggia di piume nel vento e, sai, fuori è già notte. Crescono rose in inverno e giù neve d'asfalto, io…
Non lascerei, ma cerco una scusa, io andrei. Quando sarò lontano tu dormi con me, se sarà, nei sogni domani o più la. Io, te.
Ripenserò ai giorni in inverno con te, che vivi nel vento. Ricordi le dune un tempo, con me. Nei boschi ti cerco, io…
Non sentirei le voci più dolci per lei. Quando sarò lontano tu dormi con me, se sarà, nei sogni domani o più in la. Io, te. Io, te. Io...
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6. |
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Di giorno quando ammazzo il tempo
Il tempo mi uccide di noia
Ogni minuto arriva sempre più lento
puntuale come l'ascia di un boia
Mi sorprendo a fissare il muro
Con la netta sensazione
Di aver gettato una parte del mio futuro
Dentro l'auto-commiserazione
Camminerò sopra questo filo
Appena avrò preso un altro respiro
Quando in testa hai poche idee ma confuse
Quando hai rimandato tutto al giorno dopo
Inventandoti sempre nuove scuse
Che ti tengan lontano dal mondo
Camminerò sopra questo filo
Appena avrò preso un altro respiro
E' difficile dimostrare qualcosa al mondo
Quando il mondo sa già tutto di te
Sono convinto che domani sarà il mio giorno
Sboccerò come un fiore in un sogno
Camminerò sopra questo filo
Appena avrò preso un altro respiro
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7. |
L'ospite inquietante
04:25
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Quando il futuro è una macchia distorta, chi salverà la tua realtà? Chi curerà le ferite di Dio, assiderato dall'indifferenza? Se il campo che hai coltivato non frutta, quando la luna sorge, che cosa ti resta da fare? Guardare al tuo sogno e sperare che non sia tutto un inganno.
Lascia qui i tuoi vecchi vestiti. Copriti bene, il mondo è sempre più freddo
L'ospite vuole rubarti la luce, con un mantello lui copre i tuoi occhi. Non ti crucciare se resta da te, guardalo in faccia e poi caccialo via. La solitudine è una fregatura, peggio della verdura che vendo in sacchetti di carta spacciandola per argento. Seicento euro al sacchetto...
Lascia qui i tuoi vecchi vestiti. Copriti bene, il mondo è sempre più freddo
Spunterà l'estate senza preavviso, con un sorriso nuovo, nuovo e maturo.
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8. |
Étampes
04:02
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Che ti dico l'avevo conosciuta giù in città. Era una ragazzina venuta da molto lontano semplicemente, con un vestitino a fantasie rosse e bianche che deformava in eccesso le sue curve, sai, ogni qual volta venisse caricato da un soffio di vento. Occhi grandi Dè, occhi grandi in cui potevi scoprire un mondo parallelo. Ricordo bene quelle ore, sai, perché alla fine non mi degnò mai di uno sguardo… belle ore di merda! E quando a domanda risponderà non lo so, forse capirà.
Accendeva la sigaretta come fosse un arte per i pochi, ovviamente non aveva ne filtri ne accendini con se, mai, quasi aspettasse i miei rari arrivi per approfittare della mia pazienza. Dopo il primo tiro mi regalava uno dei suoi sguardi, lo spostava dalla fiamma al mio viso acceso, accesso, non so, dalla voglia di darle un altro bacio, di rompere la lancetta dei secondi una volta per tutte… troppo impegnata a ticchettare nervosamente, dettando regole a troppe persone, a me, a te. Troppe per poterle elencare qui.
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Stunning Silence Roma, Italy
Stunning Silence è un cantiere aperto.
E' intimità ed espressione, la linea curva, l'impulso. E' il rumore di passi, il
giocare dei bambini, il soffio del respiro, talvolta il contrasto delle opinioni del pensiero in ogni nostro "sè", lo schiocco dell'armonico sul capotasto, la voce un po' rovinata dal fumo e mai a fondo studiata...
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